E’ QUASI SERA
Borgo di mille maniere
sai d’antico, dalle rustiche
vie scruti l’er della
merlata torre che porta
fin sull’erbe piangenti
i guascherin silenti.
Lieto, sommesso è l’abento
nella sera priva al cantar di luce
e l’abrencar vano del lavoratore.
Le ore passano morte,
divagar m’è dolce nell’ombre;
fiammel di vita sei in ogni loco,
al ciel nuovi orizzonti miro
che mai fermar s’andava. |
L’INFINITO DELLE COSE
Sempre parla l’infinito
pare che dica molte cose,
cose di questo mondo,
cose di non so dove;
cose di questa terra,
cose solo a Dio accette.
L’infausto pensiero rende
come colui che nuove cose assaggia.
Pastor che scendi a valle,
d’un gregge alla ricerca vai,
il tintinnar t’aggrada;
non a me, che a te somiglio,
l’albero divino elargì la
mano, che da lontano protesa era. |
FORSE SI E’ SOLI
Piange il fanciullo
perché è solo:
l’adulto,
trova la pace
e il tormento,
perché è solo.
Così passa un
tempo diverso,
in cose uguali. |
INSIEME
E di quel cielo parte
sereno parte oscuro,
e di quella terra parte
serena parte oscura,
e di quel cuore parte
sereno parte oscuro,
e di quell’amore parte
sereno parte oscuro;
ricordo:
a goder della notte
la solitudine,
nel prato di verde;
all’ombra delle stelle,
con sussurri tutti uguali
a dividere il tempo con ….. |
IN GIRO PER ROMA
Ho girato mezzo monno
me so’ apparse pure
un po’ de meraviglie
ma quante quelle de
sta Roma nun ce
stanno neppure se metti
insieme cinquanta capitali… una
fila dietro l’altra.
Eppure, se ce giri
de giorno, te ce
incazzi pure se sei
la persona più calma...........
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INCONSISTENTE STATICITA
Non tutti i giorni
vedi le stesse cose
neppure aspetti che desideri
svaniti col tempo ritornano,
anzi cerchi di riassettare
le idee per capire
che nulla può far
conservare un’immobile staticità.
Mentre cammini, meditando rifletti,
t’accorgi che quel
che pensi è vero;
dagli alti monti rotolano......
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